In questa guida spieghiamo come richiedere un rimborso Enel.
Non di rado le aziende di fornitura energetica commettono degli sbagli e, quando capita questo, spesso sono gli utenti a pagarne le conseguenze. Se anche a te è capitata una situazione del genere, sappi che potrai chiedere un risarcimento, ma che non sarà facile. Questo perché il rimborso Enel figura nella lista di quelli più difficili da ottenere, per una serie di motivi molto diversi. Di contro non devi gettare la spugna, e dovrai sempre provare a fare valere i tuoi diritti. Per farlo, però, dovrai anche essere a conoscenza di tutta una serie di informazioni, indispensabili per avere successo in questa fase.
Indice
Quando Richiedere un Rimborso Enel
Come sempre accade al momento di richiedere con successo un rimborso, il tuo caso dovrà figurare all’interno di una lista di situazioni definite. Questo discorso vale anche e soprattutto per Enel Energia, sempre molto attenta alle responsabilità proprie. Vediamo quali sono, dunque, i casi che ti autorizzano a richiedere un risarcimento a Enel Energia. In primo luogo potrai farlo nel caso di emissione di doppia bolletta della luce. Una seconda casistica è la presenza di un errore di conteggio all’interno della bolletta energetica della luce.
Esistono comunque altre situazioni che ti autorizzano a procedere su questa strada. Per esempio quando Enel è responsabile di danneggiamenti all’impianto elettrico o quando sussistono degli sbalzi elettrici dipendenti dalla compagnia. Potresti anche avere subito un danno concreto da tutto questo, e naturalmente puoi chiedere a Enel di rimborsartelo. Infine, puoi chiedere un risarcimento anche in caso di chiusura del tuo contratto, quando presente un deposito cauzionale. Adesso non ci resta altro da fare che spiegarti come fare.
Ovviamente, indipendentemente dal rimborso, è possibile terminare il contratto in qualsiasi momento, seguendo questa guida sulla disdetta Enel.
Come Richiedere un Rimborso Enel
Il primo è probabilmente uno dei casi più frequenti, oltre che uno dei più semplici da risolvere. Quando ricevi due bollette della luce che fanno riferimento al medesimo arco temporale, sei assolutamente in diritto di chiedere un rimborso. Naturalmente questa possibilità si configura solo nel caso tu abbia pagato entrambe le bollette, magari per distrazione. In caso contrario, potrai comunque risolvere l’errore chiedendo a Enel di annullare la bolletta fotocopia. Devi spedire alla compagnia energetica il modulo di rimborso tramite fax o posta raccomandata con ricevuta di ritorno. Al documento dovrai anche allegare la scansione delle due bollette incriminate e pagate. A questo punto Enel avrà 90 giorni per risarcirti. Per quanto concerne l’annullamento, invece, ti basta contattare la società via mail o via telefono, e successivamente spedire per fax la scansione delle due bollette.
Prima di procedere, ecco i riferimenti e gli indirizzi che potrai usare per richiedere il rimborso
-Richiesta rimborso via posta raccomandata, Enel Energia SPA, Casella postale 8080 – Potenza (85100).
-Richiesta rimborso via fax, numero 800046311
Per richiedere il rimborso Enel dovrai prima scaricare il modulo per il reclamo Enel, e successivamente compilarlo. Prima di spedirlo per posta raccomandata con ricevuta di ritorno, dovrai anche allegare altri documenti, a seconda dei casi. Per esempio la doppia bolletta, il documento che accerta l’entità del guasto, la stima dei danni ricevuti e la scansione del contratto con Enel. In seguito potrai spedire il pacchetto via raccomandata oppure via fax.
All’interno del modulo dovrai indicare le tue generalità, la residenza, un recapito telefonico, l’orario di disponibilità e la mail. Dovrai inoltre specificare obbligatoriamente il tuo codice POD, che trovi all’interno della bolletta, sotto la dicitura Dati fornitura. Infine, dovrai chiaramente indicare la motivazione che ti ha spinto a richiedere il risarcimento a Enel Energia. Quando lo fai, non dilungarti troppo e cerca di essere molto chiaro, perché la società potrebbe rigettare altrimenti la tua richiesta. Fatto questo non dimenticarti di firmare il documento sulla sezione apposita in calce, specificando anche la data.
Un’altra ipotesi, un eventuale sbalzo di tensione a livello di rete elettrica potrebbe avere danneggiato dei dispositivi molto costosi in casa, o in azienda. Purtroppo, questa è anche una delle casistiche in assoluto più difficili, se si parla di ottenere un rimborso da parte di Enel. La compagnia, infatti, si tutela inserendo una serie di clausole nel contratto energetico, spesso difficili da attaccare. Per questa ragione, se succede una cosa del genere, ti conviene sempre rivolgerti ad un legale e affidare a lui questo incarico. Sicuramente la causa andrà per le lunghe, perché Enel proverà in tutti i modi ad appellarsi alle clausole. Nello specifico, molto dipende dall’entità del danno che hai ricevuto, dunque devi sempre quantificarlo con attenzione prima di procedere. Le tempistiche di rimborso e i riferimenti sono i medesimi.
Diversa la situazione in merito ai guasti della rete elettrica, una casistica decisamente più chiara e dunque più semplice da affrontare. Nello specifico, potrebbe andare via la luce e non dipendere da un blackout, ma dal guasto di un impianto appartenente a Enel. In questa casistica le regole sono chiare, puoi richiedere un risarcimento solo se la mancanza di corrente elettrica supera le 8 ore. Purtroppo la situazione viene resa più complicata da un cavillo, che ti obbliga a fare ripartire il conteggio nel caso torni la luce, anche se per un solo minuto. Di contro, quanto detto vale in caso di avvenuto preavviso da parte di Enel. Se non c’è stato preavviso, decade la regola temporale e puoi richiedere il rimborso in qualsiasi caso. Infine, se l’interruzione non dipende da Enel, il rimborso andrà richiesto all’ARERA, Autorità per l’Energia.
Risulta essere anche possibile richiedere un rimborso Enel per la casa da non residente, oppure richiedere il rimborso dell’Iva, ma solo se hai la partita Iva. In caso di passaggio ad un altro operatore, puoi chiedere a Enel la restituzione del deposito cauzionale versato al momento della firma del contratto. In questo caso la compagnia è tenuta, per legge, a restituirti la somma versata entro 42 giorni dalla data di chiusura. Prima di concludere, vorremmo darti dei consigli ulteriori anche per il futuro. Nello specifico, ti conviene sempre conservare tutte le bollette Enel. Nel caso dovessi accorgerti di un errore nella fase di conteggio, risalente a vecchie bollette, in assenza di queste non avrai la possibilità di richiedere il rimborso.
Mancato Rimborso
Se Enel non ti ha concesso un rimborso che reputi legittimo, puoi procedere per vie legali, assumere un avvocato e denunciare la compagnia energetica. Naturalmente, puoi anche denunciare Enel senza passare per la richiesta del rimborso, in caso di presenza di danni gravi. Al contrario, la richiesta di risarcimento è indispensabile, prima di passare alla denuncia, in casi specifici. Per esempio quando va via la corrente elettrica per meno di 3 minuti, o se hai avuto dei problemi con la tua bolletta, doppia bolletta o errore nei conteggi. Se si verificano queste situazioni, dovrai prima attendere la risposta di Enel alla tua richiesta. La denuncia è una strada possibile anche in altri due casi, quando Enel boccia una richiesta di risarcimento che vuoi approfondire, o quando semplicemente non ti rimborsa entro 90 giorni.